Messaggio di febbraio del Presidente Internazionale K.R. Ravindran

Le esperienze che contano maggiormente nella vita sono anche le più brevi. Si concludono in un batter d’occhio – in pochi giorni, poche ore, pochi istanti – e tuttavia illuminano il paesaggio della memoria, continuando a far luce anche a distanza di anni. Sono momenti in cui improvvisamente notiamo quello che non avevamo mai notato prima, comprendiamo cose che ci erano sfuggite, stabiliamo contatti inaspettati.

Quest’anno rotariano per me è stato diverso dagli anni precedenti. Ho viaggiato in tutto il mondo, ho attraversato Paesi e continenti; sono stato in luoghi che non avevo mai visitato prima e sono tornato in posti che mi erano già familiari ma che mi sono apparsi in un’ottica nuova, attraverso la lente del Rotary.

Viaggiare per il Rotary comporta una diversa prospettiva e un diverso livello di coinvolgimento, nella consapevolezza di far parte di un qualcosa di ben più grande del singolo individuo. Nel salire su un aereo o un treno, nel partire da casa la mattina presto, al buio, per una terra sconosciuta, si è tuttavia consapevoli che ad aspettarci non ci saranno degli estranei ma dei Rotariani con il loro grande senso di accoglienza. Ci aspetterà del lavoro da fare, qualcosa da imparare e forse anche da insegnare.

Si stabiliscono così contatti, si instaurano legami d’amicizia, si creano ricordi che dureranno una vita.

Come viaggiatore, quest’anno sono stato accolto dai Rotariani di tutto il mondo. Vi invito a unirvi a me in questa mia esperienza tra qualche mese, dal 28 maggio al 1° giugno: vorrei darvi il benvenuto a Seul al 107° Congresso del RI.

I Coreani hanno questo vecchio adagio: 사람이 나면 서울로 보내라 – “Quando nasce qualcuno, mandalo a Seul”. Seul è una città ricca di opportunità: una destinazione straordinaria, che si presenta con un misto di tradizione e modernità e una cultura impareggiabile. Vi invito a Seul non solo per questo, ma anche per fare un’esperienza di condivisione con gli altri Rotariani.

Per qualche giorno vivrete anche voi il Rotary come l’ho vissuto io, con la sua diversità e accoglienza e con il suo potenziale. Sarete accolti come vecchi amici da persone che non avete mai incontrato. Potrete scambiarvi idee anche senza parlare altre lingue. Vi aggiornerete sugli straordinari successi del Rotary e lascerete il congresso ispirati a fare ancora di più.

Prima che si concluda quest’anno rotariano vi invito a fare la mia stessa esperienza: lasciare casa vostra, salire su un aereo e partire per una terra che ancora non conoscete con il cuore e la mente aperti, fiduciosi dell’accoglienza che vi offrirà il Rotary. Unitevi a me e ai vostri amici rotariani nel connetterci con la Corea e toccare il mondo.