Discorso di insediamento del Presidente 2011/12 Giuseppe Taibi

E’ per me un grande onore presiedere il Rotary di Agrigento e ringrazio tutti Voi per
la fiducia che mi avete accordato.
Mi complimento con Gigi Attanasio e il Suo direttivo per le tante attività che hanno
saputo porre in essere e spero che il club sappia proseguire con dignità il loro lavoro.
A Gigi faccio anche gli auguri per l’incarico di assistente del Governatore.
Il Rotary di Agrigento ha una lunga tradizione di impegno nel servizio.
Tra i tanti che lo hanno ben rappresentato mi piace ricordare:

il Prof. Vincenzo Reale, illuminato e sensibile pediatra nonchè Governatore del
nostro Distretto, che ha dedicato la sua vita al servizio dei bambini, dei più deboli e
dei diversamente abili.
L’avv. Benedetto Aldo Timineri, valente amministrativista, che con saggezza e
capacità organizzativa ha guidato il nostro distretto Rotary rinnovandone le prassi e la
classe dirigente.
L’Amm. Giuseppe Sciangula che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita ai clubs
Rotaract e Interact trasferendoci con passione gli ideali del Rotary e seguendo le
nostre attività con attenzione quasi paterna.
Mentre rileggevo un suo breve intervento, mi sembrava di riascoltarne la voce : ”La
libertà, la giustizia, la verità, la fede alla parola data e il rispetto dei diritti dell’uomo
sono inseparabili dai principi di servizio del Rotary e, insieme, si rivelano vitali per il
mantenimento della pace internazionale e il progresso dell’umanità”
Ringrazio tutte le Autorità civili, comprese quelle che già aderiscono al Rotary, per
aver accettato l’invito a partecipare al Passaggio della Campana.
La collaborazione tra le Istituzioni e le Associazioni di servizio è fondamentale
specialmente in piccole comunità come quella agrigentina.
Registro con soddisfazione in questi ultimi tempi un fermento nella società civile. La
sfida che ci attende in futuro è probabilmente racchiusa nello slogan :“Meno stato e
più società”.
Sarà necessario delegare poteri e responsabilità dal Centro alla Periferia e dalla
Pubblica Amministrazione ai corpi intermedi della società. Sarà necessario
promuovere la “Big society” (la società allargata) dando respiro alle comunità locali,
alle associazioni e ai movimenti di varia natura, alla filantropia, alle imprese senza
fini di lucro.
Promuovere la “Big Society” significa incoraggiare risposte innovative ai bisogni,
risposte più in linea con le caratteristiche dei territori, risposte in grado di mobilitare
capacità e risorse.
In Italia ciò potrebbe realizzarsi attraverso il Federalismo e la Sussidiarietà.
E un club service come il Rotary deve immediatamente cogliere questa sfida che è
insieme un’opportunità e una responsabilità.
Quando penso alla nostra comunità agrigentina Vorrei che Istituzioni, Associazioni e
singoli cittadini lavorassero insieme per valorizzare sia il nostro patrimonio umano,
attraverso investimenti nella scuola e nell’università, sia il nostro patrimonio storicoculturale
per permettere alla città di realizzare la propria vocazione turistica.
Il tema del Rotary quest’anno è: ”conosci te stesso per abbracciare l’umanità”.
Il Presidente Internazionale ci ricorda che, prima di parlare di pace globale, dobbiamo
cominciare a trovare la pace in noi stessi; poi sarà necessario lavorare per raggiungere
e mantenere la pace nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità.
Solo se troveremo prima gioia e soddisfazione nei rapporti affettuosi con i nostri cari,
riusciremo poi a prenderci cura degli altri.
Il Presidente internazionale ci chiede di concentrare quest’anno il nostro servizio
rotariano su tre punti:
1) Rafforzare la nostra famiglia;
2) Continuare a fare quello che sappiamo fare;
3) Apportare tutti i cambiamenti necessari.
Quindi la prima attenzione andrà posta sulla famiglia.
Tutto parte dalla famiglia.
Se cominceremo da lì potremo realizzare il nostro lavoro a servizio dei singoli
individui e di intere comunità.
Tuttavia il modello tradizionale di famiglia è oggi in crisi ma un nuovo modello
alternativo non sembra essere stato ancora trovato.
Il nuovo ruolo sociale e professionale della donna probabilmente va compensato con
quella che il Presidente Obama ha definito una “paternità responsabile”.
Va poi salvaguardata la serenità del rapporto genitori-figli.
Il secondo obiettivo sarà individuare ciò che facciamo bene ed elevarlo al livello
successivo.
Infine il cambiamento.
Gandhi diceva: “Diventa il cambiamento che desideri vedere nel mondo”.
Dobbiamo cominciare identificandoci con il cambiamento che vogliamo vedere
realizzato.
Se desideriamo la pace dobbiamo cominciare a vivere in modo più pacifico a casa e
nella comunità.
Se vogliamo la fine della Polio o la fine del degrado ambientale o più semplicemente
una migliore qualità della vita nella nostra comunità dobbiamo diventare lo strumento
di tali cambiamenti e riconoscere che il cambiamento comincia da ognuno di noi.
Il Rotary ci esorta a pensare in modo globale ma poi dobbiamo agire a livello locale.
Vorrei che il Rotary di Agrigento realizzasse tante iniziative a favore della nostra
comunità.
Mi attendo idee e progetti da ogni singolo socio e il direttivo farà il possibile per
eseguirli. Stiamo già lavorando in team, dividendoci gli incarichi, per rispondere
meglio alle richieste sia delle commissioni che dei singoli soci.
Ogni socio dovrà sentirsi protagonista. Non aspettate di ricevere un incarico. Se avete
un’idea, trasformatela in un progetto e contribuite alla realizzazione dell’iniziativa.
Paul Harris, fondatore del Rotary International, ha scritto che i Rotary clubs sono in
grado di influire sul carattere delle città in cui operano, che tale influenza è
maggiormente avvertita nelle piccole comunità, che se lo spirito è quello giusto la
qualità della vita migliora sensibilmente, che la cooperazione è la chiave di volta per
una vita comunitaria felice.
E noi non dobbiamo far altro che realizzare i principi, ancora attualissimi, di Paul
Harris.
Come rotariani noi abbiamo peraltro l’opportunità di operare in tutti i settori
dell’esperienza umana, mentre gran parte delle altre associazioni sono vincolate ad
operare in un solo settore (solo l’ambiente, solo il volontariato, solo la politica, solo il
turismo ecc.).
Il Rotary è un’associazione internazionale di professionisti, imprenditori e dirigenti
che collaborano a progetti di volontariato e iniziative comunitarie promuovendo la
buona volontà e la pace nel mondo.
I soci sono leaders e la leadershp impone doveri e responsabilità.
E, in questo delicato momento storico, proprio la responsabilità verso noi stessi e gli
altri può essere il vero elemento “distintivo” di un rotariano.
Servire gli altri fa stare bene anche noi stessi.
Infatti, alcune recentissime ricerche scientifiche hanno dimostrato che: fare
volontariato, svolgere un’attività che è socialmente utile e ci appassiona o allevare
figli, migliora la nostra salute e il nostro umore e ci permette di conservare
un’estrema vivacità mentale fino ad età avanzata.In sintesi ci aiuta a raggiungere una
felicità più piena, specialmente rispetto a chi rincorre un quotidiano piacere
edonistico.
Il mio invito, quindi, è quello di vivere quest’anno di servizio con entusiasmo, di
donare e donarci con generosità, riscoprendo anche il piacere dello stare insieme e
della solidarietà .
E, lavorando insieme ad iniziative di servizio, le prospettive di ogni singolo socio si
allargheranno, sentiremo crescere l’influenza benefica dell’amicizia che rende dolce
la vita.
Desidero concludere con una citazione di Jorge Louis Borges.
Borges richiama i concetti della diversità e della contaminazione evidenziando che,
non il semplice contatto, ma la “frizione” (che nel nostro caso si realizza con il
servizio, l’amicizia, l’empatia) fra realtà diverse può creare il nuovo, il meglio, ciò
che prima non c’era e domani, invece, arricchirà il singolo e l’intera umanità.
Buona contaminazione e Buon anno sociale.
Agrigento, 1 luglio 2011
Giuseppe Taibi