Messaggio di agosto 2015 del Presidente Internazionale K.R. Ravindran

Nel 1930, Ole Kirk Christiansen, falegname danese, aveva appeso sul muro un’insegna con la scritta, Det bedste er ikke for godt: “Solo il meglio è buono abbastanza”. Oggi, Christiansen è famoso come l’inventore dei Lego, i mattoncini di plastica colorati tanto amati dai bambini di tutto il mondo. Ma agli inizi dell’azienda Lego, il suo fiore all’occhiello era un’anatra in legno – prodotta secondo i più elevati standard, con faggio invecchiato e tre strati di vernice trasparente. Nella storia dell’azienda si racconta come Christiansen abbia usato le sue anatre per insegnare una lezione sulla qualità a suo figlio, Godtfred Kirk:

Una sera, sono andato a trovare mio padre in ufficio e gli ho detto: “È stata una buona giornata oggi, papà. Abbiamo guadagnato un po’ di più”. Papà rispose: “Oh, cosa vuoi dire? “Beh, sono appena tornato dalla stazione dove ho portato due scatole delle nostre anatre giocattolo da spedire alla Danish Co-op. Normalmente applichiamo tre mani di vernice, ma dal momento che l’ordinazione era per una cooperativa, ne ho fatto applicare solo due per risparmiare. “Lui mi guardò con sgomento e mi disse. “Godtfred, vai a riprendere subito quelle scatole e dai un’altra passata di vernice a quelle anatre. E non andare a letto fino a quando non avrai finito – e fallo da solo”. Con papà non si discuteva. Per me è stata una lezione su ciò che significava qualità.

Oggi, gli standard di qualità della Lego sono leggendari, e i suoi prodotti sono i giocattoli più popolari del mondo: i pezzi di Lego sono più numerosi degli esseri umani, con un rapporto di 86 a 1.

Sappiamo bene che questo successo deriva direttamente dalle prassi commerciali della Lego – la sua insistenza su qualità, efficienza e innovazione. Io paragono questo con i nostri sforzi nella governance e responsabilità nel Rotary, e mi rendo conto che a volte non riusciamo ad applicare appieno gli standard prestabiliti.

I dirigenti del Rotary International, di zona, di distretto e di club devono mantenere i più elevati standard in materia di governance. Il presidente e gli amministratori del RI devono occuparsi dell’effettivo in modo efficace; i dirigenti di zona devono rispondere in modo adeguato alla fiducia che il Rotary ha investito in loro; i dirigenti distrettuali devono praticare una leadership dinamica nell’ambito del distretto e puntare sulla trasparenza in materia di contabilità e comunicazione tempestiva dei dati finanziari; e i dirigenti di club devono svolgere la funzione di rendicontazione in modo corretto, immettendo i dati dei loro club in Rotary Club Central.

Così come Christiansen si è rifiutato di inviare un prodotto più scadente ad uno dei suoi clienti, anche noi dobbiamo rifiutare l’idea di applicare un minore sforzo nel nostro operato. Dobbiamo dare sempre il meglio di noi stessi – nella nostra vita professionale, e soprattutto nel nostro impegno nel Rotary.

Nel Rotary, quali sono i nostri prodotti? Non sono anatre di legno né mattoncini di plastica. Sono l’istruzione, l’acqua, la salute e la pace. È la speranza, ed è la vita stessa. Per realizzarle, solo il fare del nostro meglio è buono abbastanza. Chiedo a voi tutti di ricordarvi di questo – e di fare del vostro meglio. Siate dono nel mondo!