Lettera di novembre 2012 del Presidente Internazionale Sakuji Tanaka

Cari amici Rotariani,

ci sono tanti modi per descrivere la nostra Fondazione Rotary. Ma io considero la nostra Fondazione, letteralmente, come le Fondamenta di tutto il Rotary.

Non pensiamo spesso alla terra sotto i nostri piedi. Non pensiamo spesso alle mura che reggono le nostre case. Diamo per scontato tutto questo. Ci pensiamo solo quando non ci sono più.

Non troppo tempo fa, in Giappone, la terra ci è crollata sotto i piedi. Venerdì, 11 marzo 2011, un terremoto di magnitudo 9 ha scosso il Giappone nelle sue fondamenta. Oltre 15.000 persone sono morte, e altre 6.000 sono rimaste ferite, con più di 4.000 date per disperse. Il totale delle perdite in termini economici dovute a questa calamità è stato stimato a oltre 300 miliardi di dollari.

In poche ore, mezzo milione di persone in uno dei Paesi più ricchi e sviluppati del mondo ha perso tutto. Queste persone sono passate da una vita confortevole a un futuro incerto, vivendo nelle palestre delle scuole, nelle tende e in edifici pericolanti.

In Giappone, eravamo abituati ai terremoti. E pensavamo di essere pronti a tutto, ma nessuno poteva prevedere un terremoto del genere.

Il terremoto di quel giorno ha cambiato il Giappone e tutti i suoi abitanti. Ci ha fatto capire quanto sono fragili le nostre vite. E mi ha fatto rendere conto che non c’è molta differenza tra me e le persone che aiuto tramite il Rotary.

È molto facile pensare alle persone che aiutiamo attraverso la Fondazione come persone molto diverse da noi. Vivono lontano da noi, non parlano la nostra lingua e la loro cultura non ci è familiare. Non sappiamo cosa significa non avere acqua corrente, o strutture igienico-sanitarie e neppure cosa sia non essere istruiti. Noi vediamo le foto, leggiamo le storie negli articoli sulla povertà, sulla guerra e sulle calamità. Guardiamo, da lontano, le persone che vivono questi momenti tanto terribili. Ma è difficile metterci nei loro panni.

Oggi, vorrei dirvi che non c’è nulla che separa tutti noi dalle persone che aiutiamo. Siamo tutti uguali. Solo che le circostanze che ci circondano sono differenti.

Attraverso la nostra Fondazione, abbiamo il potere di mettere in pratica le parole del motto della Fondazione: Fare del bene nel mondo. Attraverso la Fondazione, possiamo fare molto più bene di quanto possiamo mai fare da soli. E questo fa davvero la differenza – nella vita di persone proprio come noi.