BREAKING NEWS: Il Rotary vince la sfida da 200 milioni di dollari per l’eradicazione della polio!!

Il Rotary International è riuscito a vincere la Sfida di 200 milioni lanciata dalla Bill & Melinda Gates Foundation a favore dell’eradicazione della polio, raccogliendo oltre 202,6 milioni di dollari al 17 gennaio.

“Noi celebreremo questa pietra miliare, ma ciò non significa che dobbiamo interrompere la raccolta fondi o il messaggio sull’eradicazione della polio”, ha dichiarato l’Amministratore della Fondazione Rotary, John F. Germ, ai dirigenti del Rotary che partecipano all’assemblea. “Non possiamo fermarci fino a quando il mondo intero non sarà dichiarato libero dalla polio”.

Il raggiungimento del traguardo della raccolta fondi, avviata a seguito della sovvenzione-sfida di 355 milioni lanciata dalla Bill & Melinda Gates Foundation, è stato annunciato oggi presso l’Assemblea internazionale annuale del Rotary a San Diego. Tutti i fondi sono designati a sostenere le attività d’immunizzazione contro la polio nei Paesi interessati laddove questa malattia, prevenibile col vaccino, continua a paralizzare i bambini. 

“In riconoscimento dell’ottimo operato del Rotary, e per ispirare i Rotariani per il futuro, la fondazione si impegna a donare altri 50 milioni di dollari per rafforzare la nostra partnership”, ha spiegato Jeff Raikes, CEO della Gates Foundation, rivolgendosi ai dirigenti del Rotary presenti all’Assemblea Internazionale. “Il Rotary ha avviato la lotta a livello globale contro la polio, e continua a dare il tono per le raccolte fondi private, il coinvolgimento della base e la collocazione in primo piano della polio nei piani programmatici dei leader chiave”. 

Questa nuova sovvenzione di 50 milioni di dollari della Gates Foundation non è una sovvenzione-sfida.  

Sin dal 1988, l’incidenza della polio ha subito un drastico calo di oltre il 99 percento, dai circa 350.000 casi l’anno ai meno di 650 casi riportati per il 2011. Il poliovirus selvaggio adesso rimane endemico in soli quattro Paesi: Afghanistan, India, Nigeria e Pakistan. Tuttavia, il 13 gennaio scorso, l’India ha celebrato il primo anniversario senza registrare nuovi casi, un traguardo che permetterà di toglierla a breve dalla lista dei Paesi polio-endemici.

Ma altri Paesi rimangono a rischio di contagio a causa dell’importazione dai Paesi endemici. In Africa nel 2011, il Chad e la Repubblica Democratica del Congo hanno registrato significativi casi di insorgenza della malattia. Inoltre, nel 2011, alcuni casi verificatisi in Cina, che è senza polio da un decennio, sono stati geneticamente collegati al virus proveniente dal Pakistan.

I soci del Rotary, oltre a contribuire di tasca loro a favore della sfida lanciata dalla Gates Foundation, si sono dati da fare per coinvolgere le loro comunità in una gamma di progetti di raccolta fondi creativi, come lo spettacolo di moda in California che ha consentito di raccogliere 52.000 USD; le proiezioni di film per beneficenza in Nuova Zelanda ed Australia che hanno permesso di raccogliere la somma netta di 54.000 USD; ed un’escursione attraverso il Kilimangiaro, in Tanzania, che ha fruttato 38.000 USD. Molti eventi sono stati programmati intorno alla data del 24 ottobre, nella quale si celebra la Giornata Mondiale della Polio. 

Ad oggi, i Rotariani di tutto il mondo hanno contribuito oltre 1 miliardo di dollari a favore della causa avviata dal Rotary nel 1985. Nel 1988, il Rotary è diventato uno dei partner alla guida dell’Iniziativa Globale dell’Eradicazione della Polio, accanto all’OMS, all’UNICEF e ai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). E in tempi più recenti, la Gates Foundation è diventata una dei maggiori sostenitori. Nel novembre del 2007, essa aveva assegnato al Rotary una sovvenzione-sfida di 100 milioni di dollari per l’eradicazione della polio, aumentando poi tale somma a 355 milioni nel 2009. Il Rotary aveva accettato la sfida consistente nell’equiparazione di tale somma con una raccolta di 200 milioni entro il 30 giugno 2012. 

Riuscire a raggiungere tutti i bambini, per somministrare loro il vaccino orale antipolio, nei Paesi in cui la malattia costituisce il maggiore rischio, richiede tantissimo lavoro e varie risorse a causa di una serie di fattori, tra cui scarse infrastrutture, isolamento geografico, conflitto armato e incomprensioni culturali relativi all’eradicazione.

[Da Rotary Int. News del 17.01.2012]