Lettera di dicembre 2014 del Governatore Giovanni Vaccaro

Azione rotariana: “rock”, non “lenta”….
I due aggettivi qualche anno addietro sono stati messi a confronto da Adriano Celentano, a proposito dei modi di agire.
Alla attuale profonda crisi Domenico De Masi, su Style, ha dedicato un commento intitolato “Miseria e Volonta'”. Il noto sociologo ha citato Alexis de Tocqueville, secondo il quale “..nei paesi democratici la scienza dell’associazione e’ la scienza madre, quella dalla quale dipende il progresso di tutte le altre”. Ha quindi evidenziato De Masi che l’Italia marca un ritardo economico e una stanchezza progettuale rispetto ad altri Stati.
“Opzione zero” viene definito tale fenomeno dallo scrittore Delzio, che nel saggio appena pubblicato da Rubettino, cosi intitolato, descrive come il nostro bel paese si stia comportando, nel contingente periodo buio: tutti stanno fermi, attendendo tempi migliori.
Invece, in altre epoche e nel dopo guerra in particolare, gli italiani hanno reagito con grande energia, realizzando un “boom” economico e nel contempo sociale e culturale.
Noi rotariani rappresentiamo al meglio le varie categorie sociali e ci tocca incidere maggiormente nelle scelte del momento; ci compete contribuire a quella “crescita” che stenta a decollare.
Dipende anche da noi. Non dobbiamo stare con le braccia conserte!
Ecco perche’ ritengo che dobbiamo esercitare una azione “rock”, che parta dal nostro vissuto familiare e professionale, si affini nel Rotary e si rifletta nelle realtà nelle quali viviamo. Svolgere una azione incisiva nei Club e nel Distretto produce pure economia, smuove sia le risorse umane, sia quelle finanziarie.
Non v’è dubbio che gli incontri organizzati dai Presidenti, d’estate e d’autunno, il Forum Internazionale sul Mediterraneo, i Concerti distrettuali di solidarietà di luglio e di novembre, abbiano registrato la partecipazione di migliaia di rotariani ed amici, che hanno viaggiato, consumato pasti, soggiornato, acquistato beni; e nello stesso tempo contribuito a rafforzare la Rotary Foundation, andando incontro ai bisogni dei meno fortunati. Insomma, le nostre iniziative hanno messo in moto economia: le strutture turistiche ed i teatri hanno visto incrementare le presenze; artisti, artigiani, professionisti, tecnici, operai hanno lavorato grazie a noi, realizzando utili. E le pubblicazioni che stiamo diffondendo, lasciando una memoria storica, stanno pure producendo redditi. E di conseguenza, nel ’17-18, il Distretto dovrebbe contare di un FODD più’ consistente per le sovvenzioni umanitarie. Per carità’, si tratta di un piccolo segmento della lunga linea di un’isola tanto ricca di risorse naturali e monumentali, quanto povera di comportamenti virtuosi della classe dirigente, specie in questa crisi congiunturale globale.
Noi rotariani la nostra parte la stiamo recitando, a tutti i livelli. Nel rapporto con gli altri Distretti, stiamo cercando di non essere secondi. I tredici Distretti stiamo cercando di lavorare
all’unisono, per uno sviluppo del Rotary italiano, sia per aumentare l’effettivo, sia per lasciare il segno nel territorio, promuovendo di conseguenza lo sviluppo dell’indotto.
Questa riflessione mi spinge a ringraziare vivamente tutti: i Governatori, la Squadra che sta operando alacremente, i Presidenti, i Direttivi e tutti i soci dei 92 Club del Distretto, i ragazzi del Rotaract e dell’Interact ai quali ci preme essere vicini. Forse tutti insieme stiamo invertendo la tendenza a perdere soci. Con tanti nuovi iscritti sto parlando direttamente durante le visite, tese soprattutto ad ascoltare la base, per trovare nuova linfa e nello stesso tempo motivare ad agire seriamente.
Cerchiamo con unità di intenti di dare l’esempio, di essere attivi e propositivi, non già fatalisti!
Continuiamo così ed avremo contribuito alla “crescita” del nostro prestigioso Distretto ed un po’ anche alla “crescita” delle due isole. Proprio nei primi del mese, come da tradizione, sarò con
piacere a Malta, dove a gennaio verrà nominato il Governatore maltese del 17-18. La loro economia è più forte della nostra, impariamo dagli amici maltesi, che sono molto industriosi.
In definitiva, tornando al Ragazzo della Via Gluck, il quale già negli anni sessanta sensibilizzava la società sulla salvaguardia dell’Ambiente, cerchiamo di essere “rock”, non già “lenti”! E così mi sembra anche Papa Francesco, che incontreremo il 22 aprile in Vaticano! Il Pontefice parla e sorride a tutti, rompendo schemi e incrostazioni.
Detto questo, benvenuti anche i “lenti”, piu’ riflessivi e cauti, purché’ portatori di pensieri positivi e di azioni concrete.
Come amava dire Confucio e come ama dire Gary Huang – che a Berlino, Roma e Marrakesh si è complimentato con noi per quanto realizzato in occasione di “Mediterraneo Unito” – non malediciamo il buio, ma “Accendiamo la Luce del Rotary”, nel Rotary e con il Rotary.
Che il Natale ci trovi a “servire sorridendo”, magari con un …. nuovo Club, insieme a chi ha bisogno del nostro calore e della nostra solidarietà’.
Vi abbraccio!

Giovanni