Lettera del Governatore del mese di Settembre 2013

Cari Amici,
spero proprio che nel mese di Agosto appena trascorso possiate aver avuto il tempo di dedicarvi – unitamente ai vostri affetti e amici – ad attività non routinarie, e che ciò sia stato vissuto da tutti voi come una forma di “riposo” se non fisico…… almeno mentale! Così v’immagino tutti pronti alla ripresa delle attività, ritemprati e con tanti buoni propositi.
Settembre è il mese dedicato alle “Nuove Generazioni”. Dall’ultimo Consiglio di Legislazione (aprile 2013), la quinta via d’Azione del Rotary ha cambiato nome da “Nuove Generazioni” a “Servizio per i Giovani”.
In un’ottica ben lungimirante e proiettata nel futuro, s’intende così considerare appartenenti alla stessa “via” del servire, il Rotaract, l’Interact, lo Scambio Giovani e il R.Y.L.A. Ecco perché le commissioni relative, nell’organigramma correttamente Coordinate nell’ambito dei “Programmi del Rotary”, vengono anche intese direttamente connesse alla Commissione “Nuove Generazioni”. In tal senso in altra parte di questo bollettino troverete una comunicazione da parte dei relativi Responsabili.
V’invito quindi nella pianificazione delle vostre attività annuali a svolgere le stesse – o a farvi partecipare “coinvolgendoli” sempre di più – i Giovani a voi relati come Rotary Club Sponsor (Rotaract, Interact, Studenti inbound, ex partecipanti a RYLA etc.) affinché questi sentano sempre più il fatto che sono loro coloro i quali – opportunamente guidati – diventeranno i Rotariani del futuro. Se ad alcuni di essi, l’essere stati “coinvolti” nel mondo Rotary ha portato a una qualche forma di positiva esperienza di vita, allora avremo sicuramente realizzato tramite loro il motto di quest’anno!
Dopo i pochi visitati dall’inizio dell’anno rotariano (nove), nel mese di Settembre visiterò altri dieci Club. Ho cominciato con soddisfazione queste visite nel Distretto e colgo l’occasione per ringraziare i Presidenti e i soci tutti dei Club visitati per la partecipazione e per la calorosa accoglienza che mi hanno riservato. Sto iniziando a farmi un’idea sullo stato del Distretto, dove c’è da lavorare un poco per portare i Club verso standard rotariani più attinenti a questo Rotary che cambia, ma sono fiducioso in una lusinghiera valutazione finale, osservando la frequente voglia di “fare” e l’incitamento – spesso rivoltomi – a diffondere sempre più nuove e aggiornate informazioni sullo stato del Rotary a livello nazionale e internazionale.
La settimana precedente il mio ultimo periodo di formazione all’Assemblea Internazionale di S. Diego, ho partecipato con Rosanna a un periodo di Home Hospitality presso un Club Rotary della Florida. Tra le venti coppie di DGE partecipanti, con uno di loro, Jorge Vega (Governatore del D. 4320, Valparaiso, Cile) ebbi una lunga e piacevole discussione.
Tutto nacque dal motto in spagnolo “dar de sí, antes de pensar en sí” corrispondente al nostro “dire di si prima ancora di pensare si”. Ci chiedemmo se questo motto e lo scopo del Rotary avessero qualcosa in comune. C’è qualche esagerazione o impraticabilità all’interno di questi principi? No, assolutamente. Ogni Rotariano – di norma – è perfettamente in grado nel praticarlo nella misura massima. E’ solo una questione di volontà!
La comprensione prima, l’esercizio frequente e infine il progressivo perfezionamento della pratica, che essenzialmente costituisce lo Scopo del Rotary attraverso l’impegno nelle cinque vie d’azione, ci porta direttamente a considerare questo motto come un’applicazione dei principi rotariani eticamente più elevati.
Questo motto, dovrebbe impressionarci e influenzarci in questa maniera: come comportamento ideale che presiede alle nostre azioni da Rotariani e che ci guida, nello stesso modo nel quale una stella di notte indica la via al viaggiatore verso la sua meta. E il viaggiatore, lungi dal rifiutarla perché lontana o irraggiungibile, la benedice nell’intimo come compagna di viaggio. Il giorno in cui saremo capaci, di “dare” noi stessi, liberi da ogni immediato egoismo istintivo delle nostre reazioni, la nostra natura umana avrà raggiunto un tale grado di perfezione che ci considereremo più vicini che mai a quella serenità ottenuta dando sollievo, aiuto, conforto ad altre persone.
Abbiamo visto che lo Scopo del Rotary, è raggiunto attraverso la nostra azione di servizio nelle cinque vie d’azione. Il raggiungimento di questi scopi sarà quindi soddisfatto dal nostro impegno nel conoscere e far rispettare sia i programmi del Rotary e la loro attuazione attraverso la Fondazione, sia nell’impegnarci di volta in volta “sempre al di sopra in ogni interesse personale”.
I Giovani, e l’impegno nelle attività a sostegno della quinta via d’azione, possono essere un nostro ottimo banco di prova sin da questo mese di settembre!
Chiudo con il piacere e l’orgoglio di comunicarvi che il Board del R.I. ha approvato il progetto di sovvenzione della pubblica immagine proposta dal nostro distretto insieme a tutti gli altri dodici distretti italiani. Il contributo concesso è di poco oltre $ 150.000 a fronte dell’investimento dei Distretti italiani di circa $ 50.000. È un risultato eccezionale! Basti solo pensare che il nostro progetto abbia ottenuto il 10% dell’intero ammontare messo a disposizione per i progetti di tutto il mondo e non ha subito nessuna decurtazione!
È un risultato che premia la capacità progettuale e la voglia di lavorare insieme di noi Governatori Italiani 2013 – 2014. Tante sono le iniziative che tutti insieme stiamo portando avanti con un senso di eccellente “unitarietà” d’intenti, dove ognuno si propone o si “tira indietro”, sempre però con l’intento di operare congiuntamente per un’azione comune. Ecco pertanto che stiamo così sperimentando una straordinaria opportunità per dare visibilità al nostro Rotary italiano.
Il Rotary, questo nostro Rotary, avrà futuro se faremo sempre cose in comune e in grande!
Quanto più sentiremo “nostro” il “nostro” Rotary a livello di Club, come orgoglio dell’appartenenza, come piacere dell’incontrarsi settimanalmente, come luogo di sano confronto dialettico e non di sterili scontri verbali, quanto più ci faremo “coinvolgere”, comprendendo che il nostro anno di servizio ed il nostro impegno sul territorio non portano a lustro a noi, ma al nostro sodalizio, tanto più avremo modo di “cambiare” il nostro modo di pensare …..“decir de si antes que pensar de si”.
Con tutta la mia amicizia,

Maurizio