In ricordo del Dott. Vincenzo Savatteri

Nel corso di questo anno sociale ci ha prematuramente lasciati il Dott. Vincenzo Savatteri, già Presidente del Rotaract di Agrigento, che da tempo viveva ed operava professionalmente a Marsala.

Un interessante ricordo è pubblicato sul sito marsal@.it: Vi invitiamo a leggerlo QUI.

Per ricordarlo anche noi abbiamo creato questa pagina, fortemente voluta dal Presidente Giuseppe Taibi.

Riportiamo i ricordi di Vincenzo con le parole di Pippo Peritore, anch’egli già rotaractiano, di Piero Minacapilli e dello stesso Presidente Giuseppe Taibi.

Di seguito, invece, una breve galleria fotografica, con scatti “storici” del 1985 (Passaggio della Campana Rotaract tra Vincenzo e Giuseppe Taibi) ed altri più recenti, effettuati in occasione dell’incontro in cui Vincenzo è stato nostro relatore nel corso dell’anno sociale 2009/2010.

Colgo volentieri e ben felice l’occasione che mi è stata offerta di ricordare Vincenzo Savatteri, potendomi definire un testimone privilegiato, per la fraterna amicizia che ci ha legato senza interruzioni sin dalla prima infanzia, della sua straordinaria vicenda umana.
Ha operato inizialmente presso l’Ospedale di Pantelleria, subito dopo la specializzazione in oncologia; successivamente dopo un’ulteriore specializzazione in psichiatria è divenuto responsabile del SERT di Marsala.
Immediatamente ha capito l’importanza di volgere attenzione alla “dimensione umana” nell’erogazione dei servizi sanitari, nel caso specifico deputati al recupero e alla prevenzione della tossicodipendenza. Successivamente la sua sensibilità per la prevenzione delle devianze sociali in genere lo ha portato ad avvicinarsi agli studi di medicina legale con particolare interesse alla criminologia, per capire le motivazioni che spingono un individuo a delinquere e soprattutto per offrire una tutela più efficace nei confronti delle vittime dei reati.
Acquisita un’altra specializzazione in criminologia è divenuto un consulente tecnico specialistico di varie Procure, ed inoltre è autore di diverse pubblicazioni specialistiche nel settore criminologico, che mirano ad individuare specifici fattori sociali determinanti nell’ezilogia della condotta criminale.
Appena nello scorso 2011 ha pubblicato il manuale tecnico-investigativo “Crimini e malvagità” (coautori Di Franco-Robbino, edizione Rita Sanvincenti), dove con molta lucidità mette in evidenza la necessità di incidere su fattori di cambiamento sociale, per migliorare la preparazione degli operatori di polizia, degli operatori sociali e di chi si occupa di comunicazione sociale.
La stessa opera, dopo un’accurata analisi di elevato valore scientifico sulla motivazione dei crimini gravi sia a livello psicopatologico che sociale, pone l’accento sull’importanza della rieducazione riadattando “la struttura della personalità verso la tolleranza ed il rispetto reciproco”.
Per la sua straordinaria capacità comunicativa ha avuto molti apprezzamenti per le conferenze svolte e per i corsi di aggiornamento che ha tenuto in svariate occasioni.
Spinto dalla motivazione di offrire un contributo complessivo al servizio sanitario, nell’ultimo periodo della sua intesa vita, è stato anche Assessore alla Sanità presso il Comune di Marsala, incarico che ha svolto fino a quando le forze glielo hanno consentito.
Una vita straordinaria la sua, senza risparmio di energie spesa a capire la sofferenza ed a realizzare una rete di sostegno psicologico per le vittime di violenze fisiche e psicologiche.
Questo il ricordo pubblico, quello privato di un carissimo amico fraterno con cui ho diviso gioie, emozioni ed interessi comuni, li lascio riposti in un angolo della mia mente che ogni tanto ho il piacere di rivisitare, forse per lenire il senso di vuoto creato dalla sua mancanza.
Dr. Giuseppe Peritore
Vice Questore Primo Dirigente in Palermo
Vincenzo,
Ti sei occupato di tante cose belle e importanti della vita, dalla medicina alla musica, dall’impegno nel sociale e religioso alla lotta contro i crimini, e Ti sei fatto sempre apprezzare nel Tuo operato, ma forse non tutti sanno che una delle Tue prime passioni fu il meraviglioso mondo dei corpi celesti e delle astronavi spaziali.
Quando, da bambini, ci riunivamo dopo aver svolto i compiti per la scuola ciascuno portava il proprio giocattolo, ma il modellino della Tua astronave era quello più bello e sognavamo di poterci rimpicciolire, di entrarvi a bordo e di partire tutti insieme per un fantastico viaggio interplanetario.
Hai affrontato con la dignità, la compostezza e il sorriso che Ti hanno sempre distinto le terribili sofferenze degli ultimi mesi della Tua vita terrena. Le ultime cure – dicevi con serena consapevolezza – non avrebbero mai debellato la malattia ma Ti avrebbero soltanto dolcemente accompagnato, con l’affetto dei Tuoi cari, nel decollo verso il Cielo.
Per quest’ultimo viaggio sei salito a bordo da solo ma la Tua Astronave, Vincenzo, questa volta era ancor più bella.
I tuoi amici di sempre.
Giorgio (Saccoccia) – Piero (Minacapilli) – Pippo (Peritore) – Piero (Marchetta)
Nota finale
Poco prima di morire, Vincenzo ha incaricato Piero Minacapilli di inviare un pacco a Giorgio Saccoccia, uno del gruppo di amici storici che adesso vive in Olanda ove lavora – guarda caso – come ingegnere all’Agenzia Spaziale Europea. In quel pacco c’era il modellino dell’astronave della Sua infanzia.

Ho conosciuto Vincenzo grazie al Rotaract di Agrigento .
Lui è stato Presidente nell’anno sociale 1984/85, io l’anno dopo.
Ricordo l’entusiasmo con il quale ha coinvolto tanti nuovi soci, ponendo le basi per i successivi indimenticabili anni.
Siamo cresciuti attraverso il confronto, l’amicizia e le attività di servizio, sotto la guida attenta dell’Amm. Giuseppe Sciangula.
Una delle prime iniziative di Vincenzo è stata la mostra di fotografie d’epoca “Agrigento com’era” e già in Vincenzo si manifestava l’amore per le cose belle del passato.
Agrigento e i vecchi amici sono sempre rimasti nel suo cuore e in un email di qualche tempo fa mi ha scritto: “ Agrigento mi manca e mi mancano i miei amici veri e il mondo dove sono cresciuto”.
Vincenzo ha dedicato la sua vita alla professione di medico.
Dopo la laurea a pieni voti si è specializzato in Oncologia.
E’ stato assistente medico di psichiatria .
E’ stato responsabile del servizio delle tossicodipendenze prima di Mazzara del Vallo e poi di Marsala e si è occupato anche di ecstasy, alcolismo e nuove dipendenze.
E’ stato dirigente medico dell’Asl 9 di Trapani.
Nel 2006 si è specializzato in criminologia e attraverso il suo libro del 2011 “crimini e malvagità” ci ha avvertito che : “l’investigazione intesa come arte e scienza della conoscenza delle tracce diventa la parte integrante del gioco tra bene e male obbligandoci all’impegno di avvicinarci il più possibile alla verità. In fondo l’investigatore, il criminologo vengono assunti moralmente dalla vittima e verso questa hanno dei doveri da espletare”.
Vincenzo ha ricoperto molti ruoli nel campo della medicina, ha scritto tanti lavori scientifici e ha tenuto numerose conferenze (piace ricordare quella del 2010 al Rotary di Agrigento sull’influenza dei nuovi mezzi di comunicazione sulla psicologia degli adolescenti).
“Ho vissuto quattro vite”, mi ha detto negli ultimi giorni.
Vincenzo lo ricordo alto, simpatico, sempre sorridente, signorile, poliedrico, intelligente (indimenticabili i suoi occhi neri, vivaci e sempre in movimento), sensibile ( grande il suo amore per la musica classica, la poesia e il cinema) .
Lo ricordo, inoltre, dotato di grande umanità, di rara bontà e di un alto senso dell’amicizia.
Dal matrimonio con Graziella sono nati Giuseppe e Saverio e dal successivo matrimonio con Mariele la piccola Lucia.
Vincenzo ha amato tanto.
Vincenzo è stato Assessore alla Solidarietà Sociale presso il Comune di Marsala e si è anche impegnato per il recupero della bella Chiesa della Madonna della Grotta ( che voleva affidare al Fai ).
Infine la malattia, che Vincenzo ha affrontato con lucidità e coraggio aiutato da una grandissima fede.
I miei incontri con lui all’Hospice di Salemi sono stati molto intensi. Abbiamo parlato degli amici comuni, del futuro dei suoi carissimi familiari nonché del suo futuro.
Ci siamo visti per l’ultima volta il 23/2/2012 ( due giorni prima della sua scomparsa a soli 48 anni) e il suo primo pensiero è stato per i vecchi amici che in quei giorni gli avevano inviato numerosi sms; mi ha chiesto di ringraziare tutti per i graditissimi messaggi e si è scusato di non poter più rispondere per assenza di forza nelle dita .
Con il suo secondo pensiero ha adempiuto fino all’ultimo ai suoi doveri di medico: mi ha chiesto l’età e mi ha invitato a fare un check-up completo ogni anno fino all’età di 50 anni e poi uno ogni sei mesi .
Il suo ultimo pensiero è stato per la “ vita eterna”: mi ha guardato con i suoi occhi grandi e mi ha detto: “devo comunicarti una cosa importante” e cioè che la vita oltre la vita è una “certezza”; tanti infatti sono stati gli episodi, accaduti specialmente dopo la malattia, che lo hanno definitivamente convinto. E mi ha raccontato una di queste esperienze, un’esperienza dolcissima.
Una “certezza” che Vincenzo aveva maturato da tantissimo tempo visto che in un email del 14/7/2009, inviatomi in occasione della scomparsa di suo cugino Giovanni, aveva scritto: “non si muore ma ci si libera di qualcosa che racchiude l’ essenza stessa di noi. Ho visto andare via tante persone sia nella mia professione sia come uomo e ho sempre avvertito la certezza di qualcosa di meraviglioso che si raggiunge.Resta l’ impegno della vita e la necessità di vivere bene”.
E se Vincenzo ha finalmente raggiunto il “meraviglioso” a noi può essere di aiuto la preghiera.
Proprio “ Preghiera” è il titolo di una sua poesia scritta nel 2008 :
Mi chiamerai
e io verro’ portando solo me stesso
nulla di cio’ che ho costruito potrà seguirmi
solo le lacrime che ho causato
e la gioia che ho donato
verranno compagne
a testimoniare la mia vita
mi abbandonero’ a Te nel Giusto Giudizio
confidero’ nel Tuo perdono di Padre.
Giuseppe Taibi